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CASTELFRANCO

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Castello costruito nella falesia del Gòttaro da Genova nel XIV secolo, fu edificato a cavallo del confine esistente in quel periodo, tra quest'ultima e il Marchesato di Finale. Frutto di annose contese, fu oggetto di convenzione nel trattato di pace tra Genova e il Finale dopo la guerra del 1448-1452. Il nome deriva dal termine "franco", nella eccezione di "libero, esente" alternativamente dal giogo e dalle tasse del Marchesato o di Genova. Composto da un corpo principale, prospiciente la costa finalese, risultava militarmente indifeso nella parte settentrionale, data la posizione costiera. Al fine di ovviare a tale "intrinseca debolezza", la Spagna, nel XVII secolo, costruì un forte mediano (forte di San Antonio), più due fortificazioni minori a difesa del corpo principale: forte di Lignì, posto alla sommità del Gòttaro (con vista di collegamento sul Borgo, castel San Giovanni e Castel Govone) e forte dell'Annunziata, a protezione della porzione di levante del castello, 

collegando le quattro fortezze con quartieri per i soldati, cisterne, edifici e una strada coperta, per nasconderei trasferimenti delle truppe agli occhi del nemico. Demoliti, sempre nel 1715 da Genova, le fortificazioni spagnole, la porzione superstite di Castelfranco fu usato militarmente ancora una volta solamente nella metà del '700 per respingere un attacco alla costa finalese da parte di navi inglesi e poi usato come carcere militare, attivo specialmente durante la prima guerra mondiale quando vi furono 

Castel Gavone Govone

incarcerati un gran numero di prigionieri di guerra austriaci, mentre nel periodo bellico e post bellico della seconda guerra mondiale fu utilizzato come rifugio per gli sfollati e i senza tetto. Demolito allo stato attuale negli anni '50 dello scorso secolo per la realizzazione di un albergo (mai costruito), attualmente è stato restaurato dall'Amministrazione Comunale ad uso museale e turistico.

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