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CASTEL GOVONE o GAVONE

Residenza dei Marchesi del Carretto, ramo di Finale, fu edificato nel II secolo d.C. , probabilmente partendo da una preesistenza romana e ampliato fino al 1450, anno in cui, nella più importante guerra contro Genova, fu conquistato e distrutto. Ricostruito alcuni anni dopo la riconquista del Borgo e del Castello da parte di Giovanni I del Carretto, fu potenziato con la costruzione di un fossato contenente una torre, ancora oggi unica nella forma in tutta Italia: la Torre dei Diamanti. Trattasi di una torre costituita da un basamento fortemente scarpato e da una facciata composta da oltre un migliaio di blocchi in pietra del Finale (una roccia calcarea simile al tufo, anch'essa presente solo in questo territorio), lavorati in rilievo a bugnato, formanti ognuno dei "diamanti". L'unicità non è data dal bugnato ma dalla particolare forma della torre, detta a "becco di sprone" o "becco di civetta", che la rende per l'appunto unica in tutta Italia, tant'è che la Comunità Europea ha ritenuto di stanziare una notevole somma di denaro per il recupero della torre e del castello che la contiene. L'importanza della stessa è comunque stata sancita anche dalla emissione, nel 1982, di un francobollo delle Poste Italiane che riporta la vista della torre nella serie filatelica "I Castelli d'Italia" (pezzo da lire 180) e dalla riproduzione dell'intero castello, nella condizione attuale, al Parco Minitalia di Capriate (BG), insieme ai maggiori monumenti della Liguria.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Castel Gavone Govone

L'attuale condizione del maniero è dovuta alla demolizione eseguita da Genova nel 1715 e dall'uso a cava di materiale lapideo per la costruzione della vicina Chiesa di San Eusebio in Perti (1730 ca.). Incorporato nel Demanio di Genova, passò ai Francesi durante la Campagna d'Italia di fine XVIII secolo, i quali lo "vendettero" con prestito forzoso alla famiglia finalese dei Cavasola per finanziare il proseguo della guerra in Italia. La famiglia Cavasola fu la legittima proprietaria fino al

1989, anno in cui lo vendette, per la simbolica cifra di mille lire, al Comune di Finale Ligure, con l'impegno di quest'ultimo ad adoperarsi ala recupero, promozione e mantenimento dell'intera fortezza. Attualmente l'Associazione Culturale Centro Storico del Finale è delegata all'apertura dell'area, con visite guidate regolarmente calendarizzate.

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